Ipercolesterolemia: cause e rimedi del colesterolo alto

Secondo l’OMS (l’Organizzazione Mondiale della Sanità), nel 2008, quasi due adulti su tre avevano un livello di colesterolo considerato “elevato”.
Un dato che all’epoca stupì e allarmò molto, vista la correlazione tra colesterolo alto e malattie cardiovascolari anche letali, come ictus e infarti.
La conferma della gravità di un profilo lipidico lontano dai valori desiderati si è avuta nel 2019, quando circa 4,4 milioni di decessi a livello mondiale sono stati attribuiti a livelli elevati di colesterolo LDL (quello "cattivo", che si accumula sotto forma di placche nelle arterie)1.
Inoltre, si stima che nel 2030 saranno responsabili di oltre 20 milioni di decessi all’anno nel mondo.
Risulta, dunque, chiaro come l’ipercolesterolemia, il termine medico con cui si identifica il “colesterolo alto”, possa colpire chiunque e non va sottovalutata.
Infatti, a causa dello stile di vita e delle abitudini alimentari dei Paesi occidentali, l’incidenza della malattia cardiovascolare aterosclerotica è andata aumentando e, ad oggi, rappresenta la principale causa di morte a livello globale.
Pertanto, a prescindere dalla tua situazione di partenza, è ora di adottare uno stile di vita più attento per prenderti cura della tua salute cardiovascolare!
Le cause: ipercolesterolemia familiare e secondaria
Ogni ipercolesterolemia è a sé, poiché riflette la storia clinica, il bagaglio genetico e le scelte di vita di chi ne soffre.
Per comprendere meglio i fattori che influenzano i livelli di colesterolo, si distinguono due tipologie principali di ipercolesterolemia: primaria e secondaria.
Ipercolesterolemia familiare o primaria
Principalmente ereditaria, viene trasmessa geneticamente. Gli individui affetti presentano livelli elevati di colesterolo fin da piccoli, indipendentemente dalle loro abitudini alimentari o dallo stile di vita.
Rispetto alla secondaria, è una forma più rara ma, se non viene riconosciuta e trattata in tempo, comporta rischi elevati.
Ipercolesterolemia secondaria
Indica la presenza di una serie di fattori di rischio e condizioni mediche che hanno contribuito all'innalzamento del colesterolo nel sangue.
Se l’ipercolesterolemia secondaria ti preoccupa, non esitare a contattare il tuo Medico di riferimento, che per la diagnosi si baserà sulle analisi del sangue e sulla tua anamnesi.
È importante, infatti, concentrarsi su alcuni aspetti che incidono negativamente sui livelli di colesterolo, tra cui:
- Un’alimentazione ricca di grassi saturi e zuccheri raffinati;
- La sedentarietà, che riduce il tuo dispendio energetico quotidiano e aumenta il rischio di colesterolo alto;
- L’obesità e il sovrappeso, spesso connessi a un aumento del colesterolo LDL e ad uno stile di vita sedentario;
- Patologie sottostanti come il diabete o l'ipotiroidismo, che possono complicare la gestione del colesterolo;
- L’assunzione di alcuni farmaci, tra cui steroidi e contraccettivi orali.
Un profilo tipico di chi soffre di ipercolesterolemia
Per darti un identikit probabile di chi soffre di ipercolesterolemia alta, immagina una persona adulta, tra i 40 e i 70 anni, che fatica a perdere peso e a mangiare sano.
Si muove poco, non pratica alcuna attività sportiva, sostiene di non avere tempo eppure potrebbe riscontrare immensi benefici da piccoli cambiamenti nella propria quotidianità.
Se ti suona familiare, non ti allarmare, dal momento che esistono rimedi naturali, integratori e accortezze per gestire i fattori di rischio.
Sintomi e diagnosi dell'ipercolesterolemia

Uno dei maggiori ostacoli nella gestione del colesterolo alto è l'assenza di sintomi chiari.
La maggior parte delle persone, infatti, non avverte sintomi evidenti finché non effettua un controllo ed è difficile ricevere una diagnosi precoce se intercorrono anni e anni tra le analisi del sangue, che invece dovrebbero essere effettuate regolarmente.
Se non trattati, elevati livelli di colesterolo circolanti nel sangue tendono ad accumularsi nelle arterie di grosso calibro, promuovendo la formazione di placche aterosclerotiche, responsabili di un restringimento di questi vasi, e provocando angina pectoris e dolori oppressori, campanelli d’allarme piuttosto gravi.
Tuttavia, le placche non sempre causano angina: spesso rimangono asintomatiche fino a rompersi, creando un trombo che può risultare fatale. Solo grazie a un intervento tempestivo si possono prevenire problematiche severe, tra cui un infarto del miocardio.
Se hai superato i 40 anni e/o presenti fattori di rischio (compresi casi in famiglia di ipercolesterolemia) non rimandare gli esami del sangue, da eseguire almeno una volta all’anno.
Ad oggi, è l’unico modo per misurare la quantità di colesterolo totale, i trigliceridi e la suddivisione tra LDL e HDL (il colesterolo “buono”, con un effetto protettivo verso le arterie).
Rimedi naturali per il colesterolo alto
Fortunatamente, esistono numerosi approcci naturali legati alla gestione del colesterolo che non sostituiscono il trattamento medico, ma diventano coadiuvanti.
L’obiettivo dei farmaci, degli integratori specifici per tale problematica e delle accortezze quotidiane è la stessa: proteggere e promuovere il benessere cardiovascolare.
La prima “cura” è anche la più antica, visto che già gli antichi Greci la esaltavano, è rappresentata da un’alimentazione equilibrata.
Le fibre solubili dell’avena, gli acidi grassi monoinsaturi della frutta secca e i grassi dell’avocado sono in grado di ridurre il colesterolo LDL e aumentare il colesterolo HDL.
I polifenoli presenti nell’olio d’oliva, poi, favoriscono il mantenimento di un profilo lipidico equilibrato e sostituiscono i grassi saturi e trans.
Mangiare bene è il primo passo per possedere energia e praticare sport regolarmente.
Bastano 30 minuti di attività moderata al giorno, come una passeggiata a passo spedito, per riscontrare un impatto positivo sui valori di colesterolo totale.
“Nessun medicinale o integratore per l’ipercolesterolemia risulterà davvero efficace se sei un fumatore o consumi abitualmente quantità smodate di alcol.”
Considera seriamente di smettere di fumare e moderare le bevande alcoliche, sia per gli effetti collaterali, sia per le dipendenze che questi innescano, deleterie per il tuo organismo.
Affronta il cambiamento per mettere la tua salute al primo posto
Il cambiamento spaventa, eppure, l’ipercolesterolemia non è solamente un valore evidenziato con un asterisco sulle analisi del sangue.
I rischi del colesterolo elevato sono tangibili e diffusi, perciò si tratta di un investimento per la tua salute.
Non è troppo tardi per compiere scelte più sane, a tavola e nella tua quotidianità, e prenotare le prossime analisi di controllo: la tua salute è la priorità!
Bibliografia
- Global Burden of Disease Study 2019. “Global, Regional, and National Burden of Cardiovascular Diseases and Risk Factors, 1990–2019: Update from the GBD 2019 Study.” Journal of the American College of Cardiology, 2020.
- World Health Organization (WHO). “Raised Cholesterol.” Global Health Observatory Data Repository, OMS, 2008.
- National Institutes of Health (NIH). “Cholesterol Levels: What You Need to Know.” NIH, 2023.
- American Heart Association (AHA). “Dietary Recommendations for Cardiovascular Health.” AHA, 2021.
- Arca et al. (2023); Come superare le barriere all’implementazione delle strategie di prevenzione e cura della malattia cardiovascolare aterosclerotica mediante terapia ipolipemizzante; G Ital Cardiol; 24(10): 770-780.